Vacanze Estive 2022

GLI ULTIMI GIORNI DI SCUOLA

Liceo Aselli, Lug 8, 2022

Iniziamo questo blog partendo dai primi istanti delle vacanze estive, ossia l’ultimo giorno di scuola. Dopo una lunga settimana di interminabili e massacranti verifiche, mirate a evitare di essere linciati agli esami che dà li a poco avremmo dovuto affrontare, arriva finalmente la tanta agognata fine delle lezioni. Quella che per tanti è una semplice parentesi di 3 mesi di riposo affiancato da qualche compito, era per noi di 5° il primo passo verso la maturità, che per alcuni coincideva con la ricerca del lavoro e per altri con l’ardua scelta dell’università. Tuttavia se chiede a un qualsiasi alunno al termine del suo quinto anno, questo vi risponderà che l’ultimo giorno è l’occasione per vestirsi come degli autentici minchioni senza che i prof possano dirti qualcosa in contrario. Ecco spiegata la foto qui affianco nella quale sono vestito come un hawaiano disagiato al quale 2 ragazze stanno palpando le tette.
Nonostante l’aria di vesta in lontananza si vedono già le prime nubi tempestose, quelle che anticipano una leggendaria tempesta che, come i monsoni in India, colpisce il territorio con precisione il territorio ogni anno… l’esame di maturità.

GLI ESAMI

Liceo Aselli, Lug 22, 2022

Sono già passate 2 settimane dalla fine della scuola ed è giunto il momento tanto atteso, gli esami di maturità. Tuttavia la prima prova alla quale i maturandi dovranno affrontare non sarà l’ardua scelta della traccia di italiano, ma la notte prima degli esami. Questa notte, detta di polizia da Venditti (ed ancora devo capire chi sia quel maturando che nell’estate dell’84 si sia fatto arrestare prima della maturità), permette di capire di che tempra sia lo studente che dovrà affrontare la prova; possiamo trovare: l’ansioso che andrà a letto alle 10 di sera per poi chiudere occhio alle 4 di mattina, il depresso che si guarderà in lacrime il film “La notte prima degli esami”, il “maratoneta” che tenterà di studiarsi in una notte tutta la letteratura che va dal Leopardi fino ai giorni odierni nella speranza di dire qualcosa nel tema ed infine lo scazzato che uscirà alla sera per distruggersi di alcool e coca manco fosse Maradona. Qualunque sia l’approccio in genere in entrambe le prove si racimola qualche punticino, utile per varcare la leggendaria soglia del 60.
A questo punto rimane l’ultima sfida da affrontare per completare gli esami, il colloquio. Questa “tranquilla chiacchierata”, come viene presentata dai professori agli alunni, è in realtà ben altro e noi tutti lo sappiamo. Noi non siamo come il “giovil signore” di Parini, serviti e riveriti in modo da uscire nella tranquillità totale, ma non differiamo dalle pie donne che nel 1400 finirono nelle mani dell’inquisizione. Ed a far da giudice in quel tribunale non c’è un presidente d’esame, ma il degno successore di Torquemada; inasprito non dal fanatismo religioso, ma dal dover ascoltare in una stanza con 40° C un gruppo di adolescenti sbarbati che hanno fatto dell’incomprensibile flusso di coscienza di Joyce, non solo un argomento di studio, ma una metodologia espositiva vera e propria.
Terminato il processo non rimane che una cosa per completare il rito, serve veramente che vi dica cosa sia? Sia che sappiate la risposta o meno vi lascio qui a fianco gli effetti dell’ultimo step.